Kilian Jornet, un atleta spagnolo rinomato per la sua eccezionale resistenza, ha recentemente completato il progetto “States of Elevation”: scalare 72 vette di quattordicimila piedi nel Mountain West in 31 giorni. Questa impresa ha comportato 629 miglia di corsa, 2.568 miglia di ciclismo e l’incredibile cifra di 403.691 piedi di dislivello. L’approccio di Jornet all’attrezzatura è altamente efficiente e privilegia attrezzature durevoli e sostenibili rispetto a sostituzioni frequenti. Ecco un elenco degli elementi essenziali su cui ha fatto affidamento durante questa sfida estrema.
Scarpe da corsa: durevolezza rispetto alla cultura usa e getta
Jornet ha co-fondato Nnormal, un’azienda che dà priorità alla longevità delle sue calzature. Il corridore medio scarta le scarpe dopo 300-500 miglia, ma Jornet ha completato il suo progetto di 31 giorni con solo due paia di scarpe Nnormal. I modelli Tomir (versione invernale) e Kjerag sono dotati di anse Vibram per grip, tomaia resistente all’abrasione e allacciatura personalizzabile. Queste scarpe sono progettate per durare 2-4 anni, uno sforzo consapevole per ridurre gli sprechi in un settore basato sul consumo eccessivo. L’attenzione dell’azienda è rivolta alla qualità piuttosto che alla quantità.
L’orologio: affidabilità oltre la dipendenza dallo smartphone
Per la navigazione e il tracciamento dei dati, Jornet utilizza il Coros Apex 4 ($429). A differenza dei fitness tracker che si scaricano rapidamente se collegati agli smartphone, l’Apex 4 offre oltre 65 ore di tracciamento GPS con una singola carica. Ciò è fondamentale in ambienti remoti in cui la durata della batteria è fondamentale. Jornet utilizza l’orologio per la navigazione GPS, la registrazione dei dati e persino per monitorare il suo benessere quotidiano durante le salite estreme. Sottolinea che l’analisi dei dati lo aiuta a migliorare le prestazioni e a rimanere al sicuro.
Integratori: Ottimizzazione del microbioma intestinale
Jornet adotta un approccio scientifico alla nutrizione, monitorando il suo microbioma intestinale per oltre cinque anni in collaborazione con le università. La sua ricerca mostra che il mantenimento di una flora intestinale sana migliora la resistenza e riduce il dolore. Integra con probiotici Lyvecap (contenenti lattobacilli) quando viaggia, anche se preferisce cibi fermentati non pastorizzati come yogurt o kimchi quando disponibili. Jornet afferma addirittura di bere acqua non filtrata nell’entroterra, contando su un forte sistema immunitario e batteri intestinali sani. Questa pratica non è consigliata alla popolazione generale.
La fiaschetta: carburante ad alto contenuto calorico
Per soddisfare il suo fabbisogno calorico giornaliero di 9.000, Jornet aggiunge integratori ricchi di grassi alla sua fiaschetta per bibita Maurten. Invece di cibo ingombrante, consuma olio d’oliva, burro o olio di cocco per massimizzare l’apporto calorico in movimento. Questo approccio gli consente di trasportare più energia senza penalizzare il peso.
Il taccuino: tenuta dei registri analogici
Infine, Jornet porta con sé un semplice taccuino di carta per tracciare percorsi, disegnare paesaggi, registrare appunti sugli attrezzi e fare brainstorming su progetti futuri. Acquista tutto ciò che è disponibile nelle librerie locali, valutando la funzionalità rispetto alla preferenza del marchio. Il taccuino funge da strumento a bassa tecnologia per pianificare e documentare le sue avventure.
La filosofia degli ingranaggi di Jornet è incentrata sulla durabilità, sulla sostenibilità e sulla dipendenza minima dalla tecnologia usa e getta. Il suo approccio evidenzia l’importanza di strumenti efficienti in ambienti estremi, dove prestazioni e affidabilità sono fondamentali.
